L’Aula del Senato non riserverà sorprese, accantonato l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori la fiducia sul maxi-emendamento del jobs act sarà, di certo, votata.
Il disegno di legge delega per la riforma del lavoro si presenta depotenziato, con la previsione di rimandare ai decreti delegati, che dovrebbero essere emanati tutti insieme, i temi caldi del citato articolo 18, degli ammortizzatori sociali e del riordino delle forme contrattuali.
Il tempo indeterminato e a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio sarà il tipo di contratto privilegiato in termini di oneri diretti e indiretti. Le agevolazioni andrebbero verso un taglio dell’Irap o un intervento sui contributi.
La disciplina sulle mansioni prevede la tutela delle condizioni economiche del lavoratore, in sostanza quasi la stessa paga, sebbene la contrattazione collettiva con il sindacato possano stabilire ulteriori patti.
Il tetto ai voucher rimarrà a 5mila euro.
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