
Di Maurizio Polato, 28 Giugno 2023
L’articolo esamina le motivazioni sulle quali la sentenza della Cassazione fonda il giudizio di legittimità del licenziamento (destituzione) per giusta causa di un autoferrotranviere che, all’esterno del luogo di lavoro in ambiente pubblico dileggia una collega puerpera per il suo orientamento sessuale. I giudici, dopo avere ribadito che la giusta causa si sostanzia non solo sulle caratteristiche della relazione giuridica su cui si proiettano i principi dell’ordinamento, bensì ricorrendo anche a standard sociali extra giuridici, si soffermano sulle molestie sessuali quali vulnus al generale impianto di tutela che ha trovato puntuale specificazione nell’ordinamento attraverso la previsione di discipline antidiscriminatorie in vario modo intese ad impedire o a reprimere forme di discriminazione legate al sesso.
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