Da una recente analisi pubblicata da Unify è emerso che nelle PMI l’inclinazione allo smart working, alla collaborazione freelance, all’utilizzo di strumenti on-demand è superiore rispetto alle aziende più grandi: vediamo in che misura analizzando i dati presenti.
Il boom che stiamo vivendo in questi ultimi anni grazie all’espansione e allo sviluppo della tecnologia e alla nascita di nuove modalità lavorative sta riscontrando un impatto importante anche, e soprattutto, nell’ambito delle piccole e medie imprese, che si manifestano sempre più attente alle novità al fine di diventare più competitive sul mercato, sorpassando le aziende più grandi in quanto a inclinazione allo smart working, strumenti on-demand e collaborazione freelance.
Questa predisposizione delle PMI allo smart working, è emersa da un’analisi realizzata sulle abitudini e sul futuro delle professioni dei “knowledge workers” all’interno dello studio “The way we work” divulgata da Unify – marchio Atos rivolto al software e ai servizi per la comunicazione e la collaborazione – condotta grazie ad un campione di oltre 5.000 lavoratori individuati come knowledge workers (lavoratori che rivestono una posizione lavorativa il cui compito è più di pensiero che fisico).
Riccardo Ardemagni – Amm. Delegato di Unify Italia – esamina e ci spiega il perché di questa propensione superiore delle PMI allo smart working:
<< Non c’è differenza tra piccole e medie imprese e grandi aziende e, in molti casi, sono le piccole e medie imprese ad essere più innovative, perché costrette ad ottenere di più con meno, ad essere flessibili e agili.
Il nostro studio non solo mostra l’enorme impatto che la tecnologia ha avuto sulle aziende, ma anche il fatto che piccole e medie imprese la stiano adottando e integrando in ogni aspetto del loro lavoro. Lo studio “The way we work” ha confermato ciò che già sapevamo: le aziende che crescono sono quelle più aperte a sperimentare nuove tecnologie, anche grazie allo smart working. Ha inoltre dimostrato che i knowledge workers stanno definendo sempre più come, quando e dove lavorare e le PMI stanno sempre più prendendo atto di questo trend.
Per restare competitivi devono porre lo staff al primo posto nella gestione delle organizzazioni e la tecnologia è la chiave per raggiungere questo obiettivo.
Lo studio preso in esame mostra che il luogo di lavoro, ed il lavoro stesso, sta attraversando un momento di grande trasformazione. Se le piccole e medie imprese intendono continuare a prosperare, dovranno prestare grande attenzione alle esigenze e ai bisogni del loro personale. Attualmente, i lavoratori delle piccole e medie imprese desiderano avere un maggiore controllo su come e su dove lavorano, cosa che la tecnologia oggi permette di fare. Le persone chiedono flessibilità e, se un’azienda non riuscirà a raggiungere l’obiettivo, ce ne sarà un’altra che lo farà >>.