Voucher INPS: cosa sono e come funzionano i buoni per il lavoro occasionale introdotti nel 2003 e oggi utilizzati in un ampio ventaglio di settori e tipologie di lavoro.
I VOUCHER, anche chiamati buoni lavoro erano stati introdotti per permettere e stimolare la retribuzione legale dei lavori accessori o saltuari; lavori quali le ripetizioni scolastiche, le pulizie domestiche, i lavori stagionali agricoli e turistici. Col tempo, il novero dei lavori pagabili con i voucher è stato ampliato, rimanendo comunque vincolante l’accessorietà dei lavori svolti.
1. COS’È IL LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO
Con lavoro accessorio si intendono tutte quelle prestazioni lavorative saltuarie e difficilmente riconducibili a un vero e proprio contratto di lavoro.
Possono essere datori di lavoro accessorio:
- le famiglie;
- gli enti senza fini di lucro;
- altri soggetti non imprenditori;
- le imprese familiari;
- gli imprenditori agricoli e degli altri settori economici;
- i committenti pubblici.
I soggetti che possono svolgere lavoro accessorio sono: i pensionati, gli studenti nel periodi di vacanza, i percettori di prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito e i lavoratori part-time. Per quanto riguarda gli extracomunitari possono svolgere lavoro accessorio solo se in possesso di un permesso di soggiorno che consenta l’attività lavorativa. È possibile inoltre utilizzare i buoni lavoro in tutti i settori di attività e per tutte le categorie di lavoratori, con l’eccezione del lavoro agricolo, dove è sottoposto a maggiori restrizioni.
Con il Jobs Act 2016 il limite di reddito percepibile tramite buoni lavoro è stato alzato da 5mila a 7mila euro; per chi invece già percepisce forme di sostegno del reddito il limite è di 3mila euro e per i pensionati è di 2mila.
2. I VANTAGGI
Il pagamento tramite voucher mette in regola sia il datore di lavoro (committente) che il lavoratore. Il committente, pur non dovendo stipulare alcun contratto, riceve una prestazione lavorativa in completa legalità con la copertura INAIL per gli incidenti sul lavoro.
Il lavoratore (prestatore), oltre a integrare il suo reddito con le entrate di lavori occasionali, riceve un contributo per la pensione che può cumulare con altri trattamenti pensionistici ed è compatibile con i versamenti volontari.
3. IL VALORE DEI VOUCHER
I buoni lavoro valgono 10 euro, ma esistono anche buoni multipli del valore di 20 e di 50 euro. I buoni da 20 e da 50 euro equivalgono rispettivamente a 2 e a 5 buoni non separabili.
4. COMPOSIZIONE DEL VALORE DI UN VOUCHER
Quando il lavoratore riscuote il voucher il 75% del valore va al lavoratore come retribuzione del lavoro svolto. Il restante valore viene diviso in contributi Inps (13% del totale) e contributi Inail (7% del totale) e quello che resta (5% del totale) va anch’esso all’Inps per coprire i costi di gestione del servizio buoni lavoro.
Il voucher da 10 euro è la paga oraria minima per un’ora di lavoro “accessorio”; fa eccezione l’agricoltura, per cui si considera il contratto di riferimento.
5. COME ACQUISTARE I BUONI LAVORI
I voucher Inps possono essere acquistati presso gli Uffici Inps, via internet, nelle tabaccherie autorizzate e presso gli sportelli bancari abilitati. Negli uffici postali è necessario presentare la tessera sanitaria per la lettura del codice fiscale. È possibile pagare i voucher in contanti o tramite Postamat ed è necesario pagare una tassa di 2,50 euro+IVA per ogni emissione.
Le singole emissioni possono arrivare ad un massimo di 25 voucher e non si possono acquistare voucher per più di 5mila euro lordi al giorno.
Se si vogliono acquistare i voucher in tabaccheria, è necessario che il committente dia al tabaccaio il suo C.F., mostri la sua tessera sanitaria oppure il tesserino del codice fiscale o la carta di identità elettronica. È previsto il versamento di una commissione di 1,70 euro, qualsiasi sia il numero di voucher acquistati.
Vi sono inoltre dei limiti all’acquisto dei voucher in tabaccheria:
- 1.000 euro per singola emissione regolata in contanti;
- 5.000 euro per singola emissione regolata con carte;
- 5.000 euro per emissioni e per singolo Codice Fiscale.
L’acquisto dei voucher INPS in banca segue le medesime procedure, nel senso che è necessario presentare allo sportello il proprio codice fiscale; la commissione è di 1 euro e va pagata allo sportello bancario al momento dell’acquisto; in banca è poi possibile acquistare fino a 5mila euro di buoni lavoro in una sola operazione e una volta emessi hanno valore per 24 mesi.
6. COME FUNZIONANO I VOUCHER TELEMATICI
Per acquistare voucher telematici, il datore di lavoro deve registrarsi presso l’Inps e tale registrazione può essere fatta presso gli sportelli Inps, al contact center Inps/Inail e presso le associazioni di categoria dei datori di lavoro.
Il lavoratore deve anch’esso procedere con la registrazione presso l’Inps, utilizzando i medesimi canali e una volta registrato riceverà una carta Inps – la “Postepay Virtual” – sulla quale potranno essere accreditati gli importi dei voucher. Per l’attivazione della Postepay Virtual bisogna recarsi in un ufficio postale e caricarvi un minimo di 5 euro.
Il datore di lavoro dovrà versare all’Inps il corrispettivo dei buoni lavoro virtuali che intende utilizzare per pagare il lavoratore, per farlo potrà utilizzare il modello F24, un bonifico sul conto corrente postale e il pagamento online.
Il datore di lavoro dovrà poi effettuare la dichiarazione di inizio prestazione per il cui pagamento vuole utilizzare i buoni lavoro; tale dichiarazione deve contenere i seguenti requisiti:
- anagrafica di ogni lavoratore coinvolto e relativo C.F.;
- data di inizio e di fine (presunta) dell’attività lavorativa;
- luogo di lavoro.
Terminata la prestazione lavorativa, il datore di lavoro dovrà comunicare quanto avvenuto (anche variando la prima comunicazione) e l’effettivo utilizzo dei buoni lavoro. Se tutto risulta corretto, anche in termini di copertura economica, il lavoratore potrà riscuotere i buoni lavoro.
7. COME RISCUOTERE I VOUCHER INPS
I voucher acquistati negli uffici postali possono essere riscossi negli uffici postali stessi dal secondo giorno dalla fine della prestazione lavorativa ed entro due anni dalla emissione del buono stesso.
Per quanto riguarda i voucher telematici, la riscossione può avvenire tramite carta INPS Postepay Virtual o bonifico domiciliato; con il bonifico il denaro viene spedito ad un ufficio postale e sarà poi il beneficiario a recarsi all’ufficio per ritirare i contanti.
Per i voucher acquistati in tabaccheria si possono riscuotere anche in altre tabaccherie convenzionate dal secondo giorno dalla fine della prestazione lavorativa ed entro un anno dal giorno di emissione.
Se i voucher sono stati acquistati negli sportelli bancari, li si può riscuotere solo nello stesso circuito bancario, dopo 24 ore dal termine della prestazione di lavoro accessorio ed entro un anno dal giorno di emissione.